La Mediazione Familiare: alternativa alla lite legale


La mediazione familiare è una alternativa alla lite legale, legata all’assistenza da parte di una terza persona qualificata titolata di esperienza, informazioni tecniche e abilità professionali, che non assume alcuna autorità decisionale relativamente al contenuto degli accordi, ma lascia che siano le parti a negoziare e prendere decisioni per entrambi accettabili e realizzabili in base ai propri bisogni e alle proprie possibilità.

L’aiuto alla gestione e alla composizione del conflitto da parte di un terzo neutrale, imparziale, ma anche formato a questo specifico intervento apre nuovi orizzonti sociali e culturali, perché, al contrario dell’arbitrato o della conciliazione, qui il “tecnico” non prevale tra le parti, ma garantisce il processo i cui contenuti sono definiti dalle parti. Quasi sempre si è di fronte più che a due persone che non si comprendono, a due persone che non comunicano più e la mediazione offre lo spazio ideale per riaprire la comunicazione e la comprensione reciproca.

II setting offerto in mediazione, ha lo scopo di creare una struttura psicologica di contenimento delle emozioni dei partecipanti, finalizzata alla realizzazione di un clima di cooperazione e mutuo rispetto tra le parti.

Il Mediatore è un terzo imparziale, qualificato, con formazione specifica, che agisce per incoraggiare e facilitare la risoluzione di una disputa. È un processo informale, che ha come obiettivo quello di assistere le parti affinché affinché raggiungano un accordo rispondente ai propri bisogni e interessi.

L’accordo dovrà essere volontario, mutuamente accettabile e durevole, tanto che il Mediatore solitamente invita le parti ad applicare l’accordo per un tempo congruo affinché si possa verificare l’applicabilità e l’efficacia.

La Mediazione può essere intrapresa prima o dopo l’inizio della procedura legale di separazione e/o divorzio; si occupa di facilitare la soluzione di liti che possono riguardare: la divisione di proprietà comuni, l’assegno di mantenimento, gli alimenti, la potestà genitoriale, la residenza primaria dei figli, le visite, ed altro ancora.

Il Mediatore interviene esclusivamente con la funzione di guida in un delicato processo di ristrutturazione della famiglia in crisi, anche con riferimento ai rapporti con gli ascendenti.

In tutto questo percorso, è indispensabile che il Mediatore preservi l’integrità del setting che si fonda sull’attenzione e sul rispetto per ciascun membro della coppia, l’avvio e il raggiungimento dell’obbiettivo negoziale, quale opportunità per la coppia di una crescita nel cambiamento per poter imparare a gestire il conflitto.

Blog

I commenti sono disabilitati